Sistema PLM

“La gestione del ciclo di vita del prodotto, o Product Lifecycle Management (PLM) è un approccio strategico alla gestione delle informazioni, dei processi e delle risorse a supporto del ciclo di vita di prodotti e servizi, dalla loro ideazione, allo sviluppo, al lancio sul mercato, al ritiro. Il PLM non è solo una tecnologia informatica, ma piuttosto un approccio integrato, basato su un insieme di tecnologie, su metodologie di organizzazione del lavoro collaborativo e sulla definizione di processi.” (fonte Wikipedia).

6.1 Product Lifecycle ManagementControllo dei dati di prodotto e del flusso di informazioni

Gli acronimi PDM e PLM sono spesso menzionati insieme. Analogamente a quanto avviene per la coppia DMS / ECM, nonostante siano metodi strettamente correlati, non devono essere confusi, in quanto il PLM va oltre il PDM. Come evoluzione del PDM, il sistema di gestione del ciclo di vita del prodotto (sistema PLM) comprende il controllo del processo dei dati di prodotto e dei flussi di informazioni. Il PLM non è tanto un tipo di software, quanto piuttosto un concetto generale o un approccio di gestione aziendale strategico che tenta di ottimizzare i cicli di vita del prodotto sfruttando e analizzando i dati e i documenti creati nel tempo. Oltre ad essere una base centrale dei dati di prodotto (il Product Data Backbone), il software PLM funge anche da soluzione di processo per i flussi di lavoro del ciclo di vita del prodotto.



ll concetto si basa sulla visione olistica secondo cui le informazioni relative al prodotto accompagnano un prodotto per tutto il ciclo di vita. I dati e i documenti dei prodotti vengono generati già quando viene scritta la prima specifica o è stata abbozzata un’idea. I reparti di progettazione creano altri documenti che vengono poi passati alla produzione, all’assemblaggio, alla manutenzione e alla messa in servizio. A mano a mano che il prodotto viene potenziato o modificato, questo processo viene ripetuto ciclicamente fino al suo ritiro dal mercato. Pertanto, per essere efficace ed efficiente, una strategia di gestione del PLM deve stabilire in che modo queste informazioni devono essere rese disponibili per garantire un processo decisionale tempestivo in ogni fase del ciclo di vita del prodotto.

Un ruolo essenziale nell’ingegnerizzazione e nella gestione del prodotto

Quando un’azienda pianifica, gestisce e controlla i suoi documenti in un unico sistema, raggiungerà il rendimento massimo dei suoi progetti e processi. Questo principio è alla base dell’approccio PLM (Product Lifecycle Management) di PRO.FILE, che rende il software PLM uno strumento strategico del settore manifatturiero. Esso è strettamente integrato in tutti i processi aziendali e svolge un ruolo essenziale nell’ingegnerizzazione e nella gestione del prodotto. Le aziende manifatturiere che sfruttano le soluzioni PLM accelerano il processo di commercializzazione dei loro prodotti e riducono i costi creando processi innovativi trasparenti e coerenti in tutta l’azienda.

Lo sviluppo di nuovi prodotti nell’era della digitalizzazione implica anche nuovi concetti del Systems Engineering. Oggi, i prodotti devono essere maggiormente definiti in funzione del modello aziendale. Occorre, pertanto, garantire un collegamento tra lo sviluppo dei rispettivi reparti e il modello aziendale. Il collegamento è dato appunto dal Systems Engineering che deve essere utilizzato come criterio più generale. È qui che entrano in gioco i sistemi PLM come strumento tecnico cruciale.

6.2 CAD, ERP e PLMPLM integra informazioni da entrambi i sistemi CAD e ERP

La sincronizzazione di dati base articolo, distinte materiali e dati di progetto tra il reparto progettazione e la produzione è sempre una grande sfida che può però essere vinta con l’uso del PLM. Le aziende manifatturiere si trovano spesso di fronte a un rallentamento dei loro flussi di lavoro. Ciò è dovuto al fatto che separare i dati e il trasferimento manuale delle informazioni da un sistema IT è una costante fonte di errori. Quando meno te l’aspetti, le distinte base presentano qualche incongruenza, i disegni sono obsoleti, le parti acquistate richieste non vengono comunicate in tempo agli acquisti e così via. Il più delle volte, ciò comporta il dover tornare al piano di produzione per rielaborare e talvolta persino riprogettare nuovi pezzi.



Sincronizzazione dei dati

I reparti di sviluppo e progettazione lavorano abitualmente con sistemi CAD archiviando i loro dati nel sistema PLM. Gli addetti alla preparazione del lavoro, agli acquisti, alla pianificazione del fabbisogno di materiali e alla produzione effettuano la manutenzione dei loro dati in un sistema ERP. Il PLM può essere sfruttato nell’interazione tra CAD e ERP. Ciò consente allo stesso modo di integrare le informazioni dai sistemi CAD e ERP e di sincronizzare i dati da entrambi i paesaggi IT.

Il sistema PLM assume qui due ruoli importanti:

  • Consolidamento dei dati da ambienti multi-CAD con MCAD, ECAD (ad esempio nella costruzione di quadri elettrici) e sistemi CAD elettronici. Rispetto al sistema ERP, ad esempio, la soluzione PLM PRO.FILE richiede una singola interfaccia per trasferire tutti i dati di sviluppo al sistema ERP.
  • Sincronizzazione dei dati base articolo creati dalla progettazione e dal sistema ERP nei reparti di pianificazione della produzione o degli acquisti tecnici. Ciò, tuttavia, richiede più di un semplice scambio di dati utilizzando fogli di calcolo Excel o file ASCII, il che significa essenzialmente la rinuncia al controllo sui dati. Il controllo completo dei processi aziendali e la documentazione end-to-end del processo di scambio (monitoraggio) sono necessari.

6.3 Processi senza soluzione di continuitàUna via d’uscita dall’impasse digitale

Una soluzione PLM crea un’esperienza senza soluzione di continuità, offrendo a tutti in azienda lungo la catena di processo, dall’arrivo dell’ordine, alla progettazione, produzione o vendite, l’accesso controllato a un database di prodotto coerente e unificato. Ciò significa che la creazione di una Product Data Backbone è il presupposto per un PLM end-to-end. Infatti, con la digitalizzazione continua ad aumentare il numero di sistemi nelle industrie tecniche in cui vengono create e archiviate le informazioni relative alla produzione. Anche i volumi di dati continuano a crescere diventando sempre più eterogenei. Queste fonti di dati devono essere incorporate nel Product Data Backbone per fungere da fonti di informazione nell’intero processo PLM.



Oggiogiorno i sistemi unidimensionali per la gestione dei dati PDM, DMS o CAD non sono più sufficienti e portano ad un vicolo cieco. La via d’uscita da questo vicolo cieco digitale è che invece di acquistare licenze per applicazioni software, in futuro le aziende siano sempre di più in grado di scegliere da una piattaforma digitale pacchetti applicativi preconfigurati da implementare gradualmente che consentiranno loro di eseguire attività dedicate con possibilità di ampliamento su richiesta. PROCAD sta sviluppando una piattaforma di questo tipo e, con PRO.FILE, offre ai propri clienti un sistema scalabile che si muove lungo il percorso evolutivo del PLM in azienda. Come piattaforma digitale, consente di aggiungere un’ampia gamma di servizi nei settori della gestione dei disegni, della gestione dei documenti tecnici, dello scambio di file, della gestione delle modifiche, ecc., il tutto sulla base di un archivio di dati comune, il Product Data Backbone.

Dalla gestione dei documenti al controllo dei processi

Mentre PDM e DMS sono ormai da tempo un punto fermo in molte aziende, la realizzazione di un PLM per la gestione dei processi e dei progetti resta ferma alla fase di implementazione. Questo perché molte imprese tecniche di medie e grandi dimensioni non vogliono investire risorse in lunghi progetti di consulenza e preferiscono vedere subito i risultati.

Migliorare l’efficienza dei processi del ciclo di vita del prodotto è di solito uno sviluppo evolutivo. Il sistema di gestione dei dati di prodotto o dei documenti (sistema PDM con DMStec) consente un controllo dei documenti basato sul loro stato di avanzamento, ad esempio, “documento in lavorazione” o “documento approvato”. In alcuni casi, l’aggiunta di meccanismi di controllo basati su attività (tasks) può produrre un effetto ulteriore.

Ogni volta che un’azienda tecnica vuole controllare e automatizzare processi ricorrenti o processi con più parti e divisioni aziendali interessate, dovrebbe prendere in considerazione l’opportunità di lavorare con i cosiddetti file di attività PLM. Infatti, nella pratica, le aziende tecniche, devono affrontare continuamente processi che coinvolgono grandi quantità di documenti e dati, motivo per cui le attività, i dati da elaborare e i documenti vengono collegati ad un file di attività. Le attività, a loro volta, appartengono a processi o progetti di cui vengono monitorati i tempi di attuazione. Con questo tipo di logica di flusso avanzata, anche le sottoattività possono essere automatizzate, completando la transizione dalla gestione dei documenti al controllo del processo.


Con i file di attività del sistema PLM PRO.FILE, i processi e i progetti specifici dell’applicazione (ad esempio, l’Engineering Change Management) possono essere automatizzati e controllati tramite un elemento aggiuntivo separato. Qui, i processi PLM attuali vengono implementati utilizzando pacchetti di applicazioni preconfigurati consistenti in modelli, flussi di lavoro preconfigurati, cockpit, report e menu per gestire i diversi processi di monitoraggio e di controllo dei processi e dei progetti. Sono disponibili pacchetti applicativi di best practice per aiutare i clienti a implementare i rispettivi flussi di lavoro più velocemente. Ciò significa che le aziende non devono più partire da zero per la progettazione dei loro processi PLM. Ciò è particolarmente utile per coloro che vogliono iniziare subito e non hanno né tempo né denaro per impegnarsi in lunghi progetti di consulenza e implementazione.

6.4 Controllo dei processiControllo dei processi PLM basato sull’IT o no?

Nel complesso, la gestione delle attività aumenta il livello di controllo del processo. Ciò riduce il livello di libertà mentre promuove e agevola l’adesione a regole e linee guida con il risultato di una migliore Compliance e automazione dei processi.

In particolare, nelle industrie incentrate sul prodotto, i processi PLM guidati dal software non dovrebbero essere fini a se stessi. “Travasare” tutto ciò che può essere modellato nel software in un processo IT, come incoraggiano a fare molti consulenti del settore, spesso è la strada sbagliata per le aziende di medie e grandi dimensioni. Le imprese che intraprendono questa strada perdono molto tempo e denaro prima ancora di vedere i risultati, il che vanifica gran parte di quegli obiettivi di risparmio che si erano prefisse attraverso l’automazione. Anche l’implementazione è di per sé critica. La mancanza di esperienza nella gestione dei cambiamenti e dei processi, unita alle risorse e al tempo impegnati per l’implementazione, aumentano la costosa dipendenza dai consulenti o trasformano l’implementazione in un progetto senza fine. La conseguenza è che molti progetti vengono interrotti ancor prima di vederne i benefici.



Ecco alcune domande che le aziende teniche devono necessariamente porsi: in un processo PLM, dove e quando conviene implementare il processo nel software e automatizzarlo sia da un punto di vista organizzativo che di business? Il controllo del processo PLM deve essere basato sull’IT o no? Un numero elevato di iterazioni e di utenti ma anche severi requisiti di conformità costituiscono un forte indicatore. Una volta identificati i processi PLM con il potenziale più elevato, un approccio più efficace consiste nell’affidarsi a un processo già pronto di best practice basato su IT e confrontarlo con le proprie esigenze piuttosto che iniziare con specifiche di prestazioni astratte, che alla fine devono essere comunque accantonate perché si sono rilevate impraticabili.

6.5 Pacchetti applicativiDalla gestione delle modifiche alla gestione dei rischi e dei contratti

Best Practice è un percorso consolidato e un metodo importante per implementare in modo veloce nella pratica nuove applicazioni software. Non è necessario iniziare a programmare da zero, in quanto ci si affida piuttosto ad approcci già sperimentati e collaudati con successo altrove. PROCAD parla in questo caso di pacchetti applicativi preconfigurati. Si tratta di scenari PLM realizzati su misura per le esigenze dei clienti delle aziende tecniche e commercializzati con il nome “PRO.CEED”.

Nell’ambiente tecnologico e industriale, questi pacchetti applicativi preconfigurati di best practice rappresentano un ottimo modo per guidare in azienda l’evoluzione del PLM e per consentire la digitalizzazione end-to-end dei processi aziendali, a partire dalle semplici pratiche di gestione dei dati CAD dei primi giorni fino ad arrivare al filo digitale che collega la produzione in corso con lo sviluppo e regola il feedback delle informazioni nei processi di un’azienda. Lavorando con questi pacchetti preconfigurati, che consentono di aggiungere iterativamente e gradualmente nuovi processi IT lungo il percorso, le aziende evitano di cadere nella “trappola della personalizzazione” che richiede complesse modifiche al software.

Questi pacchetti offrono ai clienti un modo semplice e veloce per implementare gli scenari PLM. Essi possono essere richiesti come parte del contratto di manutenzione del software. Gestione dei cambiamenti, gestione dei rischi e gestione dei contratti sono solo alcuni esempi. Quest’insieme di strumenti consente inoltre la creazione di pacchetti applicativi personalizzati aggiuntivi, ad esempio per la gestione della conformità, la gestione dei test, la gestione delle prestazioni o la gestione della qualità.



Engineering Change Management: automazione dei processi e monitoraggio dell’impatto

Spesso è necessario apportare sui progetti di sviluppo delle modifiche con breve preavviso mettendo in crisi anche il calcolo o il progetto più sicuri. Coordinare manualmente il processo di modifica richiede di regola troppo tempo. Ecco dove entrano in gioco i file di attività. Gestire i processi significa collegare la gestione delle attività ai dati del prodotto. Ciò garantisce agli utenti la gestione centralizzata di tutti i documenti e dati di un processo o un progetto e consente di ridurre i tempi di lavoro grazie ad un migliore coordinamento dei processi o dei progetti in corso evitando gli errori nel caso dei processi correlati.



I file di attività per il processo di modifica automatizzano i processi di Product Lifecycle Management (sistema PLM). Il sistema avviserà spontaneamente sui cambiamenti e si avrà sempre una visione aggiornata delle modifiche apportate. C’è la possibilità addirittura di automatizzare ogni parte del processo di modifica come, ad esempio, l’invio di documentazione o la creazione di una matrice di impatto (può determinare l’impatto delle modifiche). In questo modo è anche possibile analizzare facilmente quanto incide effettivamente a livello di costi la modifica.

Tutti i dati di prodotto, i documenti, le attività e le informazioni sulla gestione del processo vengono gestiti nel sistema PLM a livello centrale. Qualora vengano apportate delle modifiche sulle tempistiche, interviene un modello di escalation integrato. Mediante il cruscotto l’utente può avere una visione aggiornata delle modifiche.

Gestione del rischio – identificazione, controllo e contrasto dei rischi

Per l’azienda qualsiasi progetto, incarico o contratto può essere connesso a dei rischi relazionati fra di loro o ad altri “oggetti” aziendali quali contratti o altri documenti di accompagnamento, condizioni generali di contratto, corrispondenza o accordi accessori. Il compito della gestione del rischio è di minimizzarli mediante opportune misure e cercare di preventivare rischi futuri.

Negli ultimi anni è aumentato considerevolmente il numero di norme a cui le aziende devono attenersi per garantire che gli standard di conformità vengano rispettati. Una quantità di leggi nazionali, direttive internazionali o anche oneri interni impongono oggi alle aziende severi obblighi di documentazione. I sistemi di Product Lifecycle Management (PDM/PLM) sono la risposta a tutto ciò. Per come è concepito DMStec, PRO.FILE è l’ideale perché rappresenta una base per tutti i dati e i documenti inerenti non soltanto alla progettazione. Con questo sistema le aziende sono in grado di affrontare in modo sicuro la gestione dei rischi che può essere integrata con PRO.FILE nel processo di PLM.

Per prima cosa  vengono memorizzati nel sistema PDM/PLM tutti i documenti di accompagnamento con un fattore di rischio in un dossier apposito. Partendo da questi documenti si possono registrare e valutare gli eventuali rischi ordinandoli seguendo un criterio di priorità. A questo punto si procede ad una classificazione in base alla classe di rischio e alla pianificazione dei primi interventi da adottare per ridurli. Un sistema di preallarme comunicherà lo stato di avanzamento delle misure intraprese e se vi è un’escalation del rischio. In questo modo essi vengono individuati tempestivamente consentendo all’azienda di contrastarli in maniera continuativa.



Il sistema PDM/PLM PRO.FILE comprende un cruscotto per il rischio attraverso il quale l’utente può classificare progetti e contratti con un segnale a semaforo in base alla classe di rischio ed effettuare un’analisi delle misure necessarie. Ciò consente il rispetto dei criteri stabiliti con un controllo dei processi a prova di audit e un metodo univoco di valutazione. Le esperienze acquisite sono al tempo stesso una base per lo sviluppo di altre strategie di riduzione del rischio.

Nel software di PDM/PLM, ad esempio, le aziende possono rappresentare flussi complessi di approvazione nell’ambito di procedure di  autorizzazione con le autorità. Nel settore dell’aviazione, ad esempio, qualsiasi modifica di un componente può essere soggetta ad approvazione delle autorità aeronautiche nazionali o altri enti. Nella propria gestione delle modifiche, l’azienda manifatturiera deve attenersi a piani di prova, manuali di manutenzione, manuali di volo e altri tipi di documenti. Spesso per un documento sono previste più procedure di approvazione. Nel sistema PDM/PLM l’azienda può rappresentare la logica di questi processi nell’ambito della gestione del rischio. In questo modo l’azienda può tracciare in maniera dettagliata chi ha redatto e approvato un documento da sottoporre a verifica.

Contract management – Visione completa di tutti i contratti con Escalation management integrato

Nel contratto sono fissati i principi essenziali delle relazioni commerciali di un’azienda con clienti, fornitori, partner e altre figure esterne. Mettere a disposizione della persona giusta tali informazioni al momento e nel luogo opportuni deve far parte di un processo di Product-Lifecycle-Management. Solo con una gestione centralizzata del contratto si può garantire il rispetto delle scadenze e degli obblighi contrattuali. Senza la trasparenza necessaria, una volta concluso il contratto, essi vengono spesso dimenticati. Utilizzando DMStec, PRO.FILE è in grado di conservare qualsiasi tipo di documento contrattuale.

In azienda ogni reparto spesso conclude per conto proprio i contratti con la conseguenza che i documenti contrattuali non vengono gestiti a livello centrale, ma memorizzati nei singoli dipartimenti in modo frammentato. Conservare i documenti cartacei in modo non unificato, comporta che spesso essi non sono più reperibili, magari proprio quando invece servono. Né è possibile avere chiaro se eventualmente in azienda ci sono diversi uffici che hanno stipulato un contratto identico con lo stesso fornitore. Sarebbe preferibile che l’ufficio acquisti potesse verificare con facilità quanti contratti con quali aziende sono in corso, quali condizioni li distinguono l’uno dall’altro e dove eventualmente si possono unire e uniformare i rapporti contrattuali per ottenere condizioni migliori.

Infine, accade spesso di prorogare inavvertitamente le scadenze perché i documenti necessari non sono a portata di mano per verificarne il termine. I contratti protratti involontariamente per una mancata gestione delle scadenze sono ripetutamente causa di un aumento delle spese in molte aziende.



Nel sistema PDM/PLM le aziende possono usufruire di una gestione digitale centralizzata di tutti i file contrattuali riguardanti incarico, progetto e prodotto con la relativa documentazione. Si tratta di un sistema di gestione contrattuale multi-funzione che offre all’utente una visione completa e trasparente dei contenuti del contratto. PRO.FILE ripresenta automaticamente i contratti in tempo utile prima che essi scadano. Grazie all’Escalation management integrato, l’utente viene informato tempestivamente su tutti i termini di disdetta di cui tener conto. Non è più necessario procedere alla produzione cartacea di tali informazioni e alla realizzazione di tabelle di Excel in quanto i processi vengono automatizzati in tutti i contratti aziendali.

Il sistema Product Lifecycle Management (PLM) rende anche disponibili testi standard e template che consentono di velocizzare la stesura dei contratti. Il Contract management in PRO.FILE segue l’utente in tutto l’iter, dalla preparazione del contratto alla sua sottoscrizione. Ciò riduce i tempi di esecuzione e ognuno mantiene sempre una visione globale di dov’è il contratto e in quale stato di avanzamento si trova. L‘autorizzione per gradi dell’utente fa sì che possano accedere al documento contrattuale solo utenti autorizzati.